FRANCHINI 2Sono un montatore di pancia; monto con le emozioni, faccio del mio montaggio un’opera d’arte: la creo, le dò vita cercando di trovare un’armonia che soddisfi le esigenze mie e quelle del regista. Altri tendono a teorizzare, parlare, parlare e parlare, io non dico che sia sbagliato ma sicuramente non appartengo a questo genere di persone”.
Così ha esordito Giogió Franchini, alla sua prima lezione con gli allievi del Master di Cinema e Televisione del Suor Orsola Benincasa. Franchini dopo aver maturato una lunga collaborazione in qualitá di montatore con la Megaris, società di produzione audiovisiva campana, svolge attualmente un’intensa attivitá come freelance tra Roma e Napoli.

Nel corso degli anni ha vinto numerosi riconoscimenti, tra cui: il Ciak D’oro per il montaggio de Le Conseguenze dell’amore di Paolo Sorrentino; il Premio Flaiano per il film “La Terra” di Sergio Rubini e “La guerra” di Mario di Antonio Capuano. Inoltre nel 2014, al festival di Spello gli è stato riconosciuto il miglior montaggio per il film “Miele” di Valeria Golino.
Franchini negli anni ha firmato il montaggio anche diversi video musicali per artisti come gli Almagretta, Giorgia, Planet Funk, Elisa, Le Vibrazioni e Nino D’Angelo.

Dopo essersi raccontato, il docente ha fornito ai masteristi alcune indicazioni e possibili nuove chiavi di lettura per approcciare al montaggio.
“Nel mio lavoro- ha spiegato Franchini- mi sono sempre posto come primo spettatore, cercando di mantenere uno sguardo vergine; questo è quello che dovete fare anche voi: meravigliare voi stessi. Il montaggio- ha proseguito- é il film! Se un film piace ed è in grado di mantenere altra l’attenzione di chi lo guarda, vuol dire che il montatore ha fatto un buon lavoro”.FRANCHINI 1
Con il passare degli anni le tecniche di montaggio sono cambiate radical mente, grazie all’evoluzione tecnologia. Si é passati dall’antica moviola alla “pressa Catozzo”, fino ad arrivare alle pratiche moderne in cui, con l’avvento del digitale, non si usano più nastri e pellicole.

“Il buon montatore é colui che sa continuamente adattarsi ai tempi, che non rimane fossilizzato sulla vecchia scuola ma ha il coraggio di osare continuamente, anche se ciò comporta l’andare contro le idee del regista: datevi quindi la possibilitá di trasgredire ”.
La lezione,di Giogiò Franchini, si é rivelata molto interessante nonché illuminante per i giovani aspiranti montatori del Master, che hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con uno dei più grandi esperti italiani del settore.

 

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