“La satira ha una importantissima funzione sociale. C’è tanto altro dietro la semplice risata. Satira è informazione e riflessione. È uno strumento che insinua il dubbio”. E’ così che esordisce Linda Brunetta, presidente dell’Anart (Associazione nazionale autori radiotelevisivi, ndr), ma soprattutto coautrice di programmi storici della Rai come “La tv delle ragazze”, “Avanzi”, “Tunnel”, e docente del Master in cinema e televisione. “Proprio per questa ragione – continua l’autrice – la satira è spesso limitata dalla censura, sempre più rigida da qualche anno a questa parte. E così i programmi interamente satirici stanno svanendo. Non solo, anche la comicità in Tv, che è uno strumento importantissimo per rendere la satira più efficace, sta scomparendo. Sono ormai pochissimi i programmi interamente comici, fatta eccezione per qualche format a schema teatrale come Zelig o Made In Sud”. Che ne pensano gli autori Tv? “Purtroppo la censura sta diventando vera e propria auto-censura.
Molti comici per non rischiare di giocarsi la carriera preferiscono evitare argomenti più delicati, nonostante la satira sia un diritto garantito nell’articolo 21 della nostra Costituzione.”
L’autrice ha anche consigli da dare agli allievi del master: “Ricordatevi che la comicità è innata. Detto ciò, a nessuno è preclusa la possibilità di lavorare nel settore”. Il segreto della comicità? “Un bravo comico non solo deve trovare la battuta giusta ma soprattutto deve recitarla con il tempo giusto. Dietro a un bravo comico, poi, vi è sempre un bravo autore. Il segreto per il successo? E’ trovare tematiche attuali condivise da tutti e parlarne assicurandosi che il maggior numero di persone possibili possano capire l’argomento di cui si sta trattando, proprio perché la satira, oggigiorno così come agli albori, è un elemento stimolante e liberatorio per la gente comune”.

 

di Luigi Iodice