Ad aggiudicarsi il premio come miglior lungometraggio al Festival del cinema dei diritti umani è stato il film The land between di David Fedele. Il film documenta il sogno di migranti africani, che vivono sui monti nel nord del Marocco, di entrare in Europa saltando le recinzioni militarizzate di Melilla. La giuria ha motivato questo premio per “la capacità del regista di mettere in luce una striscia di terra in cui la lotta al diritto di esistere è la prova di forza che queste vite sospese tentano di superare quotidianamente”.

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Il premio come miglior cortometraggio è andato invece a Précipice di Nadia Touijer. In questo caso la giuria ha voluto premiare “la forza della regista che attraverso pochi elementi ha raccontato un conflitto, scegliendo la sottrazione dei codici narrativi come chiave di interpretazione della storia”.

Insieme a questi premi, la Giuria giovani, ha assegnato la Menzione Giovani al film Fascism INC. di Aris Chatzistefanou. Il documentario ha catturato appieno l’attenzione della platea attraverso un viaggio dall’Italia di Mussolini alla Grecia dell’occupazione nazista, passando per la dittatura dei Colonnelli e la Germania di Hitler fino ad arrivare ai giorni nostri.

Infine il Comitato di selezione del Festival ha attribuito la Menzione Arrigoni-Mer Khamis al film Ritratti Abusivi di Romano Montesarchio. Il corto narra la realtà surreale della comunità abusiva del Parco Saraceno di Castel Volturno (Caserta) ed è stato premiato per “la capacità documentaria di cogliere i vari livelli di responsabilità di un evidente scempio, con uno stile cinematografico estremamente personale”.

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