Eccoci alla prima giornata di lezione del II ciclo del Master in cinema e televisione. “Film e tv sono come vasi comunicanti. La parte iniziale della nostra settimana sarà dedicata al cinema, la seconda alla televisione. Teoria e pratica si fonderanno sempre l’una con l’altra”. A parlare è Gianfranco Pannone, regista documentarista (ricordiamo qui Latina/Littoria, Sul vulcano, L’esercito più piccolo del mondo) che nel Master è il principale docente di regia. Con lui ci sono i due tutor Sergio Scoppetta e Mario Sposito.  È sempre Pannone a riassumere l’obiettivo didattico dell’intero master: “Creare professionisti flessibili e consapevoli dei mezzi per fare cinema e televisione”.

senza-titolo-2È il turno delle presentazioni del gruppo di studenti. Francesca, dalla Sicilia, prende parola per prima: “Vorrei che questa esperienza mi metta un po’ in crisi, proprio per cambiare qualcosa d’importante”. Alcuni vogliono capire quale sia il modo più efficace per “raccontare per immagini”, come nel caso di Mariachiara e Annarita. Altri non vogliono limitarsi all’immagine, ma “individuare nuove tecniche per raccontare storie”, come Alberto. Ci sono anche a quelli che desiderano in particolare fare pratica: Beatrice e Giovanni, rispettivamente da Lombardia e Basilicata. Ognuno con le proprie storie, passioni e aspettative. “Nella seconda metà del corso – spiega Pannone – la pratica avrà un ruolo fondamentale. Faremo teoria fino a dicembre, poi il lavoro sarà soprattutto pratico. Voglio che vi confrontiate con il problema di come mettere in scena ciò che da principio è soltanto un’idea. E non abbiate paura di fare errori, infatti uno sbaglio, a scuola, è prezioso: serve appunto a farvi correggere, serve a trovare la strada giusta”.

Francesco Paolo De Angelis

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