Karawan Fest è il primo (e unico) festival migrante di cinema in Italia che affronta i temi della convivenza, dell’identità e dell’incontro tra culture in tono non drammatico, partendo dalla convinzione che il sorriso sia il terreno d’incontro naturale fra le diverse culture del mondo, il “luogo” ideale in cui scompaiono le differenze e ci si riscopre umani.
Anche l’edizione di quest’anno sarà ospitata a Roma nel quartiere di Tor Pignattara dal 27 al 29 novembre nell’ex aula consiliare del Municipio e prevederà un focus dedicato al cinema di India e Bangladesh, le cui comunità sono tra le più numerose nella Capitale.
Un’esplosione di colori, suoni e danze investirà il popolare e multietnico quartiere, dove il progetto è nato e continua a svolgersi, per proporre un modello di convivenza basato sul piacere della scoperta e della partecipazione e offrire allo stesso tempo un nuovo punto di vista su paesi dalle cinematografie incredibilmente intense, colorate e vitali.
Tra mostre fotografiche, concerti, film indiani e commedie bollywoodiane spicca una selezione di cortometraggi di animazione dalla Siria, nonché Andalousie Mon Amour, commedia satirica marocchina diretta da Mohamed Nadif sull’immigrazione clandestina, un omaggio a tutti gli harragas che partono con il sogno dell’Europa.


Karawan Fest è un progetto sul recupero degli spazi per restituire al quartiere di Tor Pignattara il cinema di cui è orfano da oltre 30 anni; dal 2012 infatti gli organizzatori trasformano spazi abbandonati e in disuso in luoghi in cui le persone possano re-incontrarsi e godere del rito collettivo dello schermo cinematografico illuminato.
Tra scorribande e improvvisazioni per i vari angoli del quartiere sono in cantiere diversi eventi, incluso l’omaggio al regista, scomparso da poco, Claudio Caligari, il cui ultimo film”Non essere cattivo” è candidato italiano agli Oscar per la cinquina del miglior film straniero.

 Renato Aiello

A proposito dell'autore

Redattore
Google+

Post correlati